Ricerca di Parole Chiave per l’ecommerce

La ricerca delle parole chiave è la base di ogni strategia SEO, specialmente quando parliamo di onsite SEO

Se fatta correttamente, ci indica direttamente quale tipo di contenuti produrre e come ottimizzarli. Dobbiamo però considerare che una buona ricerca con una pessima strategia dietro non produrrà alcun risultato e non ci aiuterà ad aumentare le vendite del nostro ecommerce.

Quando iniziamo una ricerca di parole chiave abbiamo due possibili strade davanti:

  • Iniziare da zero
  • Spiare la concorrenza

Prima di iniziare dobbiamo considerare alcuni importanti fattori che giocano un ruolo fondamentale nella ricerca delle parole chiave:

Volume di ricerca

Ci sono molti strumenti che ci permettono di analizzare il volume di ricerche mensili per una determinata parola, alcuni gratuiti come Ubersuggest di Neil Patel e altri a pagamento come il Keyword Explorer di Ahrefs.

Un elevato volume di ricerca significa ovviamente che ci sono molti utenti che fanno ricerche per quella determinata parola. Detto questo, va considerato che con un elevato volume di ricerca, solitamente troviamo un’elevata concorrenza in termini di posizionamento. Bisogna sempre essere coscienti dell’autorità del proprio sito e aggiustare il tiro verso parole con una difficoltà abbordabile.

In qualunque caso, qualunque parola con più di 20 ricerche mensili può essere abbastanza interessante.

Difficoltà di posizionamento

Parole con elevata difficoltà possono essere veramente difficili in termini di posizionamento, specialmente per siti giovani o con poca autorità. I vari tools esistenti ci indicano generalmente il grado di autorità del nostro dominio e delle singole pagine che intendiamo posizionare, basandosi su diversi “segnali”.

Ad esempio: Ahrefs utilizza il numero di backlinks che puntano al nostro sito ed alle nostre pagine. In genere per siti giovani o con poca autorità può essere una buona scelta orientarsi verso parole con una difficoltà con indice pari o inferiore all’autorità del sito.

Rilevanza ed Intento di Ricerca

Anche se abbiamo trovato delle buone parole e siamo sicuri di poter posizionare il nostro sito tra i primi risultati, dobbiamo considerare il valore stesso di quelle parole e l’intento di ricerca degli utenti che le utilizzano.

Pensate alla differenza che può esserci tra una parola che vi porta 10 acquirenti, rispetto ad una parola che vi porta 1000 visite senza acquisti…

Quali pagine dell’ecommerce vanno ottimizzate

Per un ecommerce in generale la homepage e le pagine di prodotto dovrebbero avere la priorità in termini di ottimizzazione.

Ovviamente, vale sempre la pena di ottimizzare le pagine di archivio (categorie), i posts del vostro blog (se non avete un blog state perdendo un sacco di traffico) e addirittura le immagini attraverso l’uso di tags ALT contenenti le parole che ci interessano.

Come determinare la nostra posizione per ricerca rilevanti

Prima di poter prendere delle decisioni adeguate, dobbiamo stabilire per quali parole il nostro sito si posiziona già naturalmente e come poter migliorare la situazione o incrementare il traffico.

Questo processo è chiamato benchmarking. Farlo significa avere dei dati certi per decidere se creare nuovi contenuti o aggiornare quelli già esistenti.

Utilizzare i tools di tracciamento della posizione per un benchmark corretto

Se hai già un ecommerce o lo stai sviluppando e vuoi incorporare delle parole chiave, assicurati di utilizzare gli strumenti giusti per tracciare la rilevanza del sito web rispetto alle parole che stai puntando.

Ancora una volta, Ahrefs e Ubersuggest possono aiutarci molto nel determinare il nostro posizionamento rispetto a queste parole. Un altro strumento, gratuito ed essenziale per questo step, è la Search Console di Google. Nella Search Console, attraverso il report della performance, puoi determinare quali parole ti stanno portando traffico organico ed in quale posizione si trovano le pagine del tuo sito rispetto a queste ricerche.

Controllare regolarmente il proprio posizionamento è un’ottima pratica che può aiutare molto nel comprendere ed ottimizzare il traffico che riceviamo sul nostro sito. Ad esempio, se notate una diminuzione del vostro posizionamento, saprete che è tempo di aggiornare i vostri contenuti per renderli più rilevanti per i vostri utenti e mantenere una posizione elevata in termini di SERP (Pagine dei risultati di Ricerca).

Spiare la concorrenza

Dopo aver determinato il posizionamento del nostro sito, è bene farci un’idea della nostra concorrenza. Questo aiuta sia nel determinare le mosse che i nostri concorrenti miglior stanno facendo, sia per decidere come fronteggiarle ed eventualmente tentare di sorpassarli in termini di posizionamento, producendo e ottimizzando i nostri contenuti di conseguenza.

Questa pratica è molto importante, specialmente nell’ecommerce, perché non essere tra i primi risultati significa inesorabilmente perdere vendite. Pensate che tra la prima e la seconda posizione normalmente si perdono già il 50% dei potenziali clienti!

Alcune cose da considerare quando facciamo ricerca della concorrenza

  • Le parole chiave che i nostri concorrenti puntano
  • L’autorità delle pagine necessaria per posizionarsi
  • L’autorità del domino della concorrenza (normalmente basata sul numero di backlinks provenienti da siti di buona qualità e relativi alla nicchia scelta)
  • Da dove arrivano questi “dannati” backlinks, cioè quali siti stanno linkando al sito dei nostri concorrenti e di che tipo di contenuti si tratta (interviste, rassegna stampa, post di blog, etc…)

Alcuni dei tools migliori per questa attività sono ancora una volta Ahrefs, Ubersuggest e SEMrush.

Utilizzare Parole Chiave Lunghe

In genere utilizzare parole chiave singole e generiche è una pratica da dilettanti ed una pessima strategia SEO. Andremo incontro ad un’elevata concorrenza e probabilmente a problemi riguardanti l’intento di ricerca degli utenti.

Assicuriamoci invece di utilizzare parole chiave lunghe, vere e proprie frasi di ricerca, molto specifiche e con un chiaro intento di acquisto. Se è vero che sicuramente queste parole avranno un volume di ricerca minore, è anche vero che con questo tipo di parole avremo migliori risultati in termini di conversione.

Il valore commerciale di una determinata parola (frase) chiave è direttamente proporzionato all’intento di chi la cerca. Regolarmente parole chiave lunghe e specifiche hanno un elevato valore commerciale.

Un buon metro di paragone per comprendere il valore commerciale di una ricerca è guardare l’indice del costo per click (CPC). Quanto indice si riferisce al costo delle inserzioni pubblicitarie per quella determinata ricerca. Un elevato costo probabilmente indica un’elevata profittabilità di quella parola chiave.

Tipi di intento di ricerca

Dai dati di Think with Google possiamo determinare che esistono principalmente quattro tipi di intento per una ricerca:

  1. Voglio sapere come…
  2. Voglio andare a…
  3. Voglio fare…
  4. Voglio comprare…

In termini di SEO ci si concentra normalmente su tre tipologie soltanto. Questo perché l’intento “voglio andare a…”, detto anche intento di navigazione, normalmente non è legato alla volontà di acquisto ma spesso si tratta solo di raccolta di informazioni su luoghi di interesse.

Intento informativo

Parole chiave che ricadono in questo intento indicano il bisogno dell’utente di rispondere a dubbi o domande. Queste parole dovrebbero essere considerate per gli stadi iniziali del nostro percorso di vendita. Molto spesso queste parole chiave non comportando direttamente una vendita ma contribuiscono a posizionare il nostro brand e sito web come esperti della nicchia e quindi contribuiscono all’autorità.

Molto spesso se il nostri contenuti sono creati ed ottimizzati per questo intento, è possibile posizionarsi nelle snippet al di sopra dei risultati top ten in quella che si chiama in gergo “posizione Zero”. Risultando in un vantaggio notevole rispetto ai nostri concorrenti.

Intento investigativo

L’intento investigativo può essere considerato a metà tra l’informativo ed il transazionale.

Molto probabilmente non risulterà nella vendita diretta ma contribuisce notevolmente nella scelta da parte dell’utente del brand, prodotto o servizio preferito. Un utente che effettua questo tipo di ricerca potrebbe essere nella fase di comparazione di diversi brand e prodotti, di conseguenza se i nostri materiali e contenuti saranno convincenti potremmo posizionarci come potenziali fornitori.

Alcune parole che indicano questo intento sono: “compara”, “recensione”, alternativa a…”, “per uomo”, “per donna” e “migliore”.

In generale produrre e posizionare contenuti per questo intento potrebbe indicare all’utente che noi siamo la migliore scelta!

Intento transazionale

L’intento transazionale è anche detto intento di acquisto. In questo caso infatti la stragrande maggioranza degli utenti è pronta a comprare. Naturalmente queste parole chiave normalmente hanno un elevatissimo valore commerciale e di conseguenza una concorrenza abbastanza pesante.

Alcune parole da considerare per questo intento sono: “buono sconto”, “compra”, “coupon”, “spedizione gratuita” e “recensione”.

Parole chiave come il nome del prodotto, “iPhone X”, oppure riferite direttamente al brand, “Samsung”. Sono da considerarsi ugualmente transazionali.

Queste parole chiave danno i migliori risultati quando affiancate a contenuti e pagine ottimizzate per la SEO locale.

Nota bene: sebbene questo tipo di ricerche siano le più redditizie, non bisogna mai ignorare i precedenti intenti. Molto spesso infatti utenti che si sono fidati di noi in fase di raccolta delle informazioni e comparazione di prezzi e modelli, convertiranno più facilmente in acquirenti!

Cosa pubblicare ed ottimizzare

Una buona regola è quella di avere un buon mix di contenuti che possa coprire le necessità dell’utente n tutte le fasi della sua ricerca. Inizialmente rispondendo alle domande e fornendo informazioni pertinenti, passando per la comparazione trasparente di prezzi e modelli che aiuta l’utente a scegliere il prodotto giusto per le proprie esigenze fino poi all’acquisto con l utilizzo di incentivi come buoni sconto, offerte speciali e servizi aggiuntivi come la spedizione gratuita, la garanzia ed il reso.

Conclusioni

La ricerca delle parole chiave è un passo fondamentale per sviluppare una buona strategia SEO ed avere un ecommerce di successo. Quando ben eseguita, può rappresentare davvero la nostra “arma segreta” che ci permette di sbaragliare la concorrenza molto spesso concentrata solo sul lato del prezzo minore.

Strictlydata

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