Capire l’intento di ricerca degli utenti

Comprendere l’intento di ricerca.

In che modo le ricerche sui motori di ricerca ed il contenuto che produci sono correlati tra loro?  Come fanno i motori di ricerca ad interpretare l’intento di una ricerca?

All’inizio Google faceva affidamento solo sul contenuto testuale e su i backlink per stabilire la “classifica” di quali siti mostrare nelle prime posizioni (questi dati venivano aggiornati mensilmente).

La ricerca su Google è ora diventata molto più sofisticata e grazie ai vari algoritmi progettati per promuovere contenuti e risultati che soddisfano le esigenze degli utenti, è sempre più importante l’intero contenuto delle pagine di un sito.

La scienza dietro l’intento di ricerca

Uno studio condotto dall’Università di Hong Kong ha scoperto che l’intento di ricerca può essere diviso in due obiettivi di ricerca principali.

Quando un utente fa una ricerca lo fa per:

  • trovare specificatamente informazioni relative alle parole chiave che ha utilizzato nella ricerca;
  • reperire informazioni generali su un determinato argomento.

Un utente specifico è quindi interessato esattamente a cosa sta cercando. Un utente esaustivo può avere un intento più ampio ed essere solo alla ricerca d’informazioni generiche.

Google e l’intento di ricerca

Gli intenti della ricerca possono essere suddivisi in tre tipi:

  • Do – ricerche transazionali
  • Know – ricerche informative
  • Go – ricerche di navigazione

Questo classificazione aiuta Google a determinare che tipo di risultato offrire per una determinata ricerca.

Ricerche transazionali

Quando un utente esegue una ricerca di tipo Transazionale sta cercando qualcosa di specifico, come l’acquisto di un prodotto o la prenotazione di un servizio.

Queste sono le ricerche più importanti per i siti di e-commerce, ad esempio, se l’utente sta cercando un marchio o un articolo specifico.

Naturalmente con l’avanzamento tecnologico la ricerca mobile ha superato la ricerca desktop a livello globale e questo ha modificato i parametri di giudizio di Google per l’indicizzazione.
Non solo l’aggiornamento nel quale valuta l’ottimizzazione del sito per i dispositivi mobili (mobile-first) ma anche il luogo in cui vengono effettuate le ricerche. Si stima che attualmente il 15% delle ricerche che gestisce quotidianamente Google siano nuove e non siano mai state visualizzate prima.

La ricerca transazionale è fondamentale per tutti quei business che hanno un prodotto da vendere. Nel momento in cui l’utente fa una ricerca transazionale è pronto all’acquisto, quindi la conversione per l’e-commerce è quasi assicurata.
Nella creazione dei propri contenuti bisognerà quindi distinguere quali sono le parole chiave (e quindi le ricerche) che un utente effettuerà con l’intento d’acquisto e quali invece saranno solo ricerche informative e creare contenuto valido per entrambe.

Ricerche informative

Le ricerche Informative sono le ricerche in cui l’utente desidera conoscere un particolare argomento.
Questo tipo di ricerche sono spesso strettamente legate al momento, quando un utente ha bisogno di soddisfare una ricerca specifica, come il controllo degli orari dei treni o dei prezzi delle azioni.

Questo tipo di ricerche possono variare da domande semplici ( es. quanti anni ha un determinato attore), che solitamente vengono visualizzate dalle rich snippet di Google, a ricerche più ampie e complesse che non sempre hanno una risposta semplice che può essere riassunta in una snippet.

Le ricerca di informazioni non è di per se né commerciale né transazionale poiché l’utente si sta ancora informando su un prodotto o un servizio. Per questo per un e-commerce, da un certo punto i vista, non hanno la stessa rilevanza delle ricerche strettamente transazionali, tuttavia, forniscono valore all’utente.

Se, ad esempio, un utente vuole prenotare una vacanza ma non è sicuro sulla destinazione, può iniziare con una ricerca più ampia e poi restringere il campo con qualcosa di più specifico. Durante la navigazione, se un sito è in grado di fornire tutte le informazioni che possono aiutare l’utente ad effettuare una scelta, è possibile che dalla ricerca informativa si passi alla transazionale e che quindi avvenga un acquisto.

Ricerche di navigazione

Questo tipo di ricerche sono in genere relative ad un marchio o ad un’entità, ad esempio l’utente sta cercando di visitare un sito web o un luogo fisico specifico.

Naturalmente se un utente ricerca un determinato brand o luogo, mostrargli il sito di un concorrente non avrebbe senso per Google, per questo è praticamente inutile cercare di posizionare il proprio sito utilizzando come chiave di ricerca un marchio concorrente.

Le ricerche con diversi significati

A causa della varietà del linguaggio, molte ricerche hanno più di un significato ed è quindi difficile interpretare il vero bisogno dell’utente.

Prendiamo ad esempio Apple, il termine inglese può essere un marchio di prodotti di consumo od un frutto.

Come vengono interpretate da Google questo tipo di ricerche?

Google deve gestire questo problema classificando la ricerche in base alla sua interpretazione, questa classificazione può essere utilizzata per definire l’intento e può essere suddiviso in tre:

  • Interpretazioni dominanti
    L’interpretazione dominante è ciò che la maggior parte degli utenti intende quando fa una ricerca specifica. Sulla base dei dati già acquisiti Google sa che un’elevata percentuale di utenti che hanno effettuato una determinata ricerca è stato soddisfatto con un determinato risultato.
  • Interpretazioni comuni
    Ogni ricerca può avere più interpretazioni comuni. (L’esempio fornito da Google nelle loro linee guida è [mercurio], che può significare il pianeta o l’elemento.)
  • Interpretazioni minori
    Molte ricerche avranno anche interpretazioni meno comuni, dipendenti anche dalla locazione di dove avviene la ricerca (ad esempio un locale con un nome particolare nella zona).

 

Conclusioni

Comprendere l’intento di ricerca dell’utente è essenziale per creare contenuto.
Nella nostra ricerca delle parole chiave dobbiamo tener presente perché l’utente fa una determinata ricerca è creare contenuto che risponda alle sue esigenze.

Rispondendo alle esigenze degli utenti si è in grado di creare traffico per il proprio sito ed, in alcuni casi, prendere un utente che ha effettuato una ricerca informativa e portarlo passo passo verso la transazione.

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Licia Marasciulo

Designer, co-fondatrice di Strictlydata. Aiuta le aziende ad entrare nel mondo del digitale.

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